Pangolin

Non vi è organo che non possa essere modificato, non vi è funzione che non possa essere stravolta. Le forme che attualmente osserviamo negli organismi viventi sono frutto di intricati percorsi adattativi. Ad esempio, peli trasformati in scaglie coriacee. E’ il caso del Pangolino, l’unico mammifero al mondo con un corpo ricoperto quasi interamente da scaglie.

Manis javanica (CR, Critically Endangered IUCN Red List) è una delle otto specie di pangolino attualmente esistenti, di cui 4 presenti in Asia e 4 in Africa. Il termine deriva dalla parola malese “peng-gulung”, ovvero “colui che si arrotola”. Se minacciato, infatti, il pangolino si chiude appallottolandosi nella sua armatura di scaglie. Sovrapposte come foglie di un carciofo, le scaglie sono composte di cheratina, una proteina filamentosa ricca di zolfo, e crescono per tutta la vita dell’animale, come i capelli e le unghie. I loro bordi vengono limati costantemente, mentre il pangolino è intento a scavare tane e gallerie nel terreno. Privo di denti e con una lingua lunga e appiccicosa, si nutre quasi esclusivamente di formiche e termiti, arrivando a consumarne circa 70 milioni all’anno.

Bizzarro pensare che proprio la sua più efficace strategia difensiva, oggi l’abbia reso l’animale più trafficato al mondo. Nonostante il commercio delle otto specie di pangolino sia bandito a livello internazionale, ogni anno circa 200.00 esemplari vengono uccisi. Le loro scaglie vengono largamente utilizzate in medicina tradizionale cinese, per le presunte proprietà curative, mentre la loro carne è ritenuta una prelibatezza in Cina e Vietnam.

Dopo lo scoppio della pandemia Covid-19, il pangolino è stato ritenuto un possibile animale chiave per il salto di specie del virus Sars-CoV-2 dal pipistrello all'uomo.

Acquista ora

Il 10% del ricavato di ogni acquisto Pangolin è destinato a Pangolin Crisis Fund

Scopri di più

Collezione Animals

1 su 6